Legit?
Cari ancora teenager, ho una pessima notizia per voi. Se credevate che i vostri tormenti psico-esistenziali finiranno una volta raggiunta la ventina vi sbagliate di grosso.
Molto probabilmente non raggiungerete nessun equilibrio interiore e la non ancora decennale esperienza in relazioni simil-amorose, maturata fin da quella prima storiella durata tre giorni a Cave di Lavagna, non sarà di alcun aiuto. Se possibile i problemi aumenteranno. E non solo perchè con l’età che cresce crescono anche le responsabilità, ma perchè l’entropia è in costante aumento. Con il tempo che passa incrementiamo continuamente il numero di persone che conosciamo e parallelamente aumenta anche il numero di persone con cui abbiamo avuto qualche intrallazzo. L’espansione di questi due insiemi continua ininterrotta e si interseca, creando quello che viene definito dai migliori studiosi in questo campo come un “gran casino”.
Difatti i confini tra persone che conosci, persone con cui hai auto un intrallazzo e persone con cui vorresti averlo si assottigliano fino a sovrapporsi e a creare quelle zone d’ombra note come “paranoie”.
Ma facciamo un esempio.
Ipotizziamo che ci sia qualcuno che vi abbia dichiarato ormai un bel pò di tempo fa tutta la sua devozione, usando paroloni che iniziano con la L-word (perchè lo ha dichiarato in inglese) e che voi abbiate accolto tali parole con lo stesso entusiasmo con cui accolgiereste un nuovo album di Gigi d’Alessio. Ipotizziamo anche che il soggetto dichiarante insita nei suoi propositi e che, per quanto la parte di voi più ottimista si illuda che tutto sia passato e sotto controllo, la realtà dimostra che c’è ancora del mal celato interesse nei vostri confronti.
Date queste premesse, vedete da voi che ci sono molti spazi per la creazione di paranoie.
Ad esempio, cosa succederebbe se, per citarne una, vi trovaste ad essere interessate ad un amico di un amico del dichiarante? Immaginiamo che vi venga presentata questa persona in una cena un po’ noiosa, una di quelle cene un po’ svedesi in cui per colmare i vuoti si fanno tanti mm-mm (per capire questa è necessaria una esperienza sul campo Scandinavo). Diciamo che l’amico del dichiarante si porta appresso un soggetto medio, di piacevole aspetto e a differenza dello svedese modello base costui è dotato di loquacità, savoir faire e senso dell’umorismo. E a un certo punto della serata giurereste che vi ha fatto l’occhiolino. Comunque tale individuo, definito come l’aspirante, capita avere numerosi interessi condivisi con il dichiarante che li portano e porteranno a passare tempo insieme, e conseguentemente a passare un potenziale maggiore tempo insieme a voi.
Ora, ritenete possibile che in un futuro, per quanto ipotetico e prossimo, ci possa essere qualcosa fra voi e l’aspirante? Considerate che è ammessa la variabile che l’aspirante possa venire a conoscenza del passato tra voi e il dichiarante e che il coefficiente di sfiga in queste situazioni è di solito nell’ordine di del brilliardo.
Prego, svolgimento!
detto con molto antics brutalità: come fare a giocare sumolti tavoli all’insaputa di voi stessi e di tutti gli altri, se non uno alla volta?
detto con divertita simpatia immaginando di avere oltre 50 anni di meno e di essere molto meno imbranato di allora.
Aspetta, aspetta… Molti tavoli? Ci sono dei tavoli???
Mediterò su queste sagge parole 🙂
c’é una età alla quale il ristorante é meno rischioso del letto…
Uff… Altro su cui meditare! 😉
“c’é una età alla quale il ristorante é meno rischioso del letto…”
Sarei curioso di conoscere qual’è invece l’età in cui il ristorante è PIU’ rischioso del letto! :-)))
Per come la vedo io tutto è rischioso sempre! :S
Quale migliore occasione per chiarire col dichiarante che per lui non c’è trippa per gatti? Certo, per ripicca potrebbe tagliare tutti i ponti fra te e l’aspirante, ma gli svedesi non sono mica vendicativi, no? 😉
Per chiarire ho già chiarito ma a volte sembra che il messaggio non sia passato. E poi chi ha detto che il dichiarante è svedese? 🙂
L’aspirante è gay ed aspira al dichiarante. Ma il dichiarante aspira a te, che sei il dichiarante dell’aspirante. Allora o si risolve con un intricatissimo menage oppure uno dei tre taglia la corda. Sempre che non arrivi il quarto incomodo.
No no no! Che non mi si venga a dire che l’aspirante è gay che pare ci sia già capitata in mezzo poco tempo fa! Bisex semmai. E no, niente ciccia per l’aspirante 🙂 Azz… le opzioni sembrano già scarseggiare!
Bel blog comunque il tuo!
Ma noo, con il bisex si apre un mondo, credimi =)
Grazie! Anche il tuo mi piace parecchio.
Mi sa che torno a disturbarti!