Caro Babbo Natale, porta un po’ di buon senso in Olanda.
Devo rivelare che prima di scrivere un post passo ore, a volte giorni, a cercare una canzone che faccia da sottofondo. Mi piace trovare una canzone che in qualche modo si riconduca al contenuto di ciò che ho intenzione di scrivere, e mi piace trovare una canzone che mi piace. A volte il nesso tra la canzone e il post è palese, altre volte è uno stupido gioco di parole, altre volte ancora c’ho le mie cose e decido io quello che voglio mettere e basta così.
In questo caso volevo mettere una bella canzone di un artista Olandese. Idea banale ma tutto sommato pertinente. Allora mi accoccolo sulla mia poltrona con il portatile sulle ginocchia (che è il mio locus amoenus per scrivere) e penso. Penso. Penso. Penso di non conoscere nessun cantante Olandese. Tuttavia, in casi estremi come questi c’è sempre Wikipedia. Della interminabile lista di cantanti di dubbia fama Olandesi ho riconosciuto, due punti, elenco numerato, 1. Anouk (che credevo Finlandese), 2. i van Halen (ma nemmeno tutti i Van Halen, solo il bassista e il fonico, tipo) e 3. i Caesars. Gli ultimi li conosciamo per questo motivetto, apposto qui sopra che tanto ci piace cantare a perdi voce, ignari del significato del testo. Quindi questo vi tocca.
Ho trovato questa ricerca abbastanza esemplificativa di quello che è la vita in Olanda. Il loro modo di vivere va secondo alla regola che hanno quello che gli serve ma rifiutano l’eccesso. Fatta eccezione con l’eccesso alcolico, chè quello dalle Alpi in su è un requisito minimo per la cittadinanza.
Per quanto ne posso aver capito io (che ricordiamo essere in questi lidi da due mesi e quindi non sono la voce più autorevole in socio-psicologia Olandese) tutto quel mito della combo droga-sesso legale non è altro che un richiamo per turisti. Non senti due che discorrono per strada accordandosi per la cannetta del giovedì, quindi non pensiate che questi trombino o fumino con la stessa frequenza con cui giocano a squash (e io non ho mai visto tanti campi di squash in tutta la mia vita).
Dicevo che questi Olandesi sono una noia. Noia. No-ia.
Se già gli Svedesi non sono questa vagonata di simpatia, almeno sono carucci e sono sempre posati e gentili e a confronto mi trovo a rimpiangere i Vichinghi. Infatti un clichè sugli Olandesi (che in realtà è un dato di fatto) è che siano persone molto schiette, gente che non te la manda a dire. Se devono farti un’osservazione non si preoccupano certo di indorare la pillola e vanno dritti al punto che questi non hanno mica tempo da perdere (che alle 6 devono cenare!) quindi la reazione media del non Olandese è una forte depressione e la sensazione che il mondo (Olandese) ce l’abbia con lui. In realtà loro lo fanno per te e per la tua crescita personale, però cari miei se foste in grado di far crescere anche le vostre capacità dialettiche non sarebbe male.
Quantomeno tutta questa voglia di dire la propria potrebbe essere sfruttata per darti un onesto parere quando devi andare a fare shopping, così eviteremmo di comprare tubini aderenti di paillettes rossi, per dire.
Ah, no dimenticavo. Non esiste un qualsivoglia gusto nel vestire. Dal lunedì alla domenica qui ci si mette le stesse cose, le stesse scarpe, lo stesso trucco. Si salvano con le megagalattiche catene intercontinentali, il caro socialismo fashion della Scandinavia, perchè se aspettavamo di vedere la moda autoctona allora mi sarei trovata a rimpiangere le bancarelle dei Cinesi del mercato del Mercoledì. Enzo Miccio, perdonali perchè non sanno quello che fanno.
Ma torniamo in carreggiata perchè se ho voluto scrivere questo post è perchè volevo infamare questa nazione per la barbarie con cui festeggiano il Natale. Erano i primi di Novembre e ricevo una e-mail annunciando di non prendere impegni per il 5 di Dicembre (largo anticipo tutto Nord Europeo) che si sarebbe festeggiato San Nicola al Dipartimento in cui lavoro. La missiva era firmata da un certo Pietro Nero (Zwarte Piet), lì per lì non gli do peso e mi concentro a ridere di loro perchè mandano queste mail quando ho ancora il crone di halloween in faccia. Solo dopo capii che il problema era un altro.
L’ultimo fine settimana di Novembre mi trovavo in centro per alcune commissioni e mi accorgo che un preoccupante numero di bambini è vestito con un costume tipo paggetto fatto al 200% acrilico che se due bambini si scontrano si rischia l’autocombustione. Il modello è questo, se foste interessati in usi e soprattutto costumi. La cosa mi puzza ma continuo a pensare che questi Olandesi sono dei burloni e forse il 24 Novembre è il Paggeto-Day. Solo dopo capirò che quel giorno arrivava San Nicola, in persona personalmente, da Madrid per festeggiare il compleanno in Olanda (scelta peraltro discutibile) a bordo di una nave che sarebbe arrivata a destinazione solo quindici giorni dopo (maledette chiuse Olandesi). A bordo della nave, il vegliardo Nicola e frotte di Pietri Neri. Che sono più o meno così:

San Nicola, Pietri Neri e un bambino che a giudicare dalla faccia sta vivendo uno degli attimi più felici della sua vita
Io, oltre a non essere un esperto in socio-psicologia Olandese, non ho nemmeno preso una laurea in storia moderna, però se non ricordo male gli Olandesi hanno avuto un periodo in cui andavano in lungo e in largo per i mari colonizzando instaurando relazioni di natura politico-economica con nazioni extra Europee. E se tanto mi da tanto questi hanno fatto due conti e hanno pensato: “Facciamo una cosa divertentissima: San Nicola arriva a bordo di una nave e i suoi aiutanti sono tanti uomini di colore, che tanto ci sono utili nei nostri possedimenti oltre mare e che lavorano così alacremente senza essere pagati! Come siamo simpatici! Tutti i bambini lo adoreranno!”.
In pratica, ogni anno in Olanda si festeggia il Natale al gusto colonialismo, con miriadi di adulti e bambini che si colorano il viso come un natio del Gabon incuranti di tutto lo schifo che i loro avi hanno disseminato in passato per il mondo.
Un po’ come se i bambini Tedeschi si vestissero da piccoli Hitler a Pasqua.
Per questo invoco e chiedo:
Caro Babbo Natale,
se ci sei davvero vieni a riprenderti il tuo fratello scemo San Nicola e tutta la sua corte sub-equatoriale. Riporta un po’ di buon senso in questa nazione, dona loro buon gusto, decenza e se riesci fagli chiudere quella bocca ogni tanto.
In fondo sono brave persone e se me la prendo con loro è solo perchè ho un blog su cui scrivere e non li posso dipingere a tinte pastello, altrimenti sarei noiosa. Però devo confermare che sono tirchi. Tirchissimi. Babbo, già che ci sei, fagli spendere un po’ di soldi a cazzo e se non li vogliono spendere prendi una banconota dai loro portafogli e fai una donazione all’Unicef o una roba del genere, che almeno fanno del bene in giro e spargiamo un po’ di buoni sentimenti che è Natale (quasi).
Per me Babbo non portare niente che a me ci penso io e per quest’anno va bene così.
Ci si vede in giro,
Tua Frou (un po’ Svedese ma non Olandese)
E mi viene spontaneo fare le differenze… esportiamogli un po’ di alternative, dubbi, un po’ di incertezze!
Siamo o non siamo il regno dell’eterna diatriba Pandoro – Panettone, Albero – Presepe?
Olandesi, siete proprio un popolo di libertà!
Guarda, dopo questa settimana a stretto contatto con Olandesi più che portargli dei dubbi vorrei portarli tutti fuori dall’Olanda (tipo in Belgio). Che pazienza bisogna avere con questa gente del Nord! E comunque in quel discorso che fa con la cartina ha ragione!
Scriverò anche io una lettera a Babbo Natale per salvarti da questa situazione, cara amica di penna.
Tra tutti i paesi che esistono al mondo credo davvero che l’Olanda – per gli olandesi più che altro, mi dispiace essere così razzista – sia l’ultimo in cui vorrei vivere.. roba che piuttosto mi tolgo l’anello al naso stile berlinese, ci infilo dentro una bacchetta cinese e me ne vado nella foresta amazzonica a prendere a bastonate i giaguari assieme ai bororo del mato grosso! Il modo di fare degli olandesi è insopportabile: non solo hanno una lingua orrenda (mai in tutta la mia vita ho sentito un idioma così cacofonico, con i suoni duri del mio “amato” tedesco, e la caoticità dell’odiato inglese! Roba da far rabbrividire!), ma, appunto, non hanno la minima educazione (che non significa “avere il tatto di non essere stronzi”, ma semplicemente comprendere che non è importante dire tutto quello che ti passa per l’anticamera del cervello quando mi vedi, perché di fatto il mondo vive tranquillamente senza conoscere le tue più recondite opinioni!) e poi ridono sempre e si sentono divertenti. Ecco, è a causa di questo ultimo punto che veramente mi dispiace per te, che sei costretta a viverci assieme, perché quando il signore nei suoi famosi 6 giorni + 1 di riposo creò il mondo, diede la vita ad un sacco di bestie orrende: scarafaggi con le ali, pesci con delle bocche che farebbero la fortuna dei dentisti, libellule schifose grandi come elicotteri da guerra, Albano… ma se c’è una cosa che gli è uscita veramente dal c*lo sono le persone che 1 ridono sempre (che vorrei tanto sapere cosa trovano di divertente in questa vita misera!) e 2 che devono sempre fare una battuta su tutto e poi ridono da soli (la tristezza di questi individui è pari solamente a quella del povero maschio della Mantide Religiosa, che per un orgasmo di qualche secondo ci rimette la testa!). La loro versione di Nikolaus (che hanno rubato ai tedeschi) credo che già dimostri che il confine del grottesco sia già stato passato da un pezzo, no?! Brr…
Coraggio, resisti e, nel caso, vieni a farti un giro a Berlino. A questo punto, se proprio devi, meglio stare con gli originale che con le copie venute male, no?
Un saluto,
Andrea
Quando ho letto il tuo commento era lunedì mattina e ho pensato che tu devi aver avuto un brutto trascorso con sta gente perchè si meritassero una ventina di righe di parole non proprio d’amore.
Benissimo: oggi, Mercoledì 12-12 alle 23 io sono pienamente d’accordo con te. In questi giorni ho dovuto passare più tempo con questa gente e mi hai aperto gli occhi su usi e costumi odiosi. Per esempio, mi sono resa conto che quello che dici sulla risata è vero. Durante un meeting del Diaprtimento in cui i capi hanno avuto qualche battibecco l’unica Olandese diceva qualcosa e poi rideva. OMMIODDIO! Chiudetele quella boccaccia!
Per non parlare delle ultime esperienze, una in cui mi viene chiesto cosa ne penso di Berlusconi con sorrisetto di quello che ne sa (un sempreverde che però era da un annetto che non tornava in auge! E comunque la risposta è stata, bè se ritorna allora possiamo sempre venire ad abitare tutti in Olanda!) e dal pirla che non mi voleva aprire l’armadietto bloccato della palestra perchè proprio in quel momento voleva mangiare (tempo necessario per l’operazione 6 secondi e 39 centesimi).
Per fortuna che tra poco è Natale, non perchè siamo tutti più buoni ma perchè rimpatrio per un po’.
Salutami i Tedeschi e alla prossima!
PS: continua a scrivere!!!
ahah che poi il bello di tutto è che non ho mai litigato con un olandese, ma proprio mai… anzi sono sempre stati friendly con me… è proprio una cosa a pelle xD (d’altronde io mal sopporto le risatine isteriche, quelle tipiche delle ragazzine alle elementari che sogghignano per tutto -.- mamma mia solo al pensiero mi viene voglia di infilare la testa nella tazza del bagno e tirare ripetutamente lo sciacquone!). Per ciò che riguarda berlusconi… ormai neanche ci faccio più caso, sono così contento di stare sempre con spagnoli, così possiamo parlare un po’ della politica catalana e bon ahahha.
Un saluto e buon rientro, fai OM!
P.S. Ci provo, lo giuro!
Dopo aver vissuto in Olanda qualche mese non posso che quotare il tutto! 😀
Gli Olandesi sono ufficialmente riusciti a farsi odiare da ogni essere umano che è entrato in contatto con loro!
Ho esperienza sull’Olanda o meglio Paesi Bassi,sugli olandesi (ne ho sposato uno e non ne sono affatto pentita) ed ho vissuto nel paese. Anch’io ho avuto un’ impatto MOLTO forte al mio arrivo, sicula di nascita! Ricordo che andai a conoscere i miei futuri suoceri in maggio ed era una delle normali giornate di primavera nordica, non differente da quella belga,del nord della francia o dell’inglese, tutti paesi nei quali ho vissuto. Pensai di essere finita in una gabbia di matti! Appena usci’ fuori un flebilissimo raggio di luce, non di sole, tutti come in preda ad un raptus si fiondarono in giardino e sedendosi sulle poltrone cominciarono ad esclamare ” zo lekker, zo lekker”, pero’ con l’andar del tempo anch’io ho finito per fare la stessa cosa!
Molte delle cose dette da Frou Svedese le ho constatate con mano. L’incapacità assoluta nel vestirsi,(gli olandesi si coprono non si vestono), il loro minimalismo ( gioielli??????? a cosa servono?????), la loro falsa apertura mentale ( direi piuttosto uno snobbismo al contrario) e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Devo pero’ spezzare una lancia a favore dei miei concittadini e con certezza posso dire che gli olandesi non sono tutti uguali. Ho conosciuto persone raffinate, ben educate, con case ricche di mobili di pregio e magnifici dipinti, cosi’ come persone che hanno l’aria d’accattoni, che vivono in case che sono un guazzabuglio, che rifiutano per partito preso il “convenzionale.
Ogni paese ha i suoi costumi, strani per chi li guarda dal di fuori. Mio marito era allibito dal fatto che noi in Sicilia usiamo festeggiare il 2 novembre. E’ una tradizione antichissima e bellissima, che a chi non è nato nella mia isola puo’ sembrare lugubre, mentre per noi è gioiosa. Durante la notte tra 1 ed il 2 novembre i morti di famiglia in assoluto silenzio tornano sulla terra per portare ai loro nipoti, pronipoti dei regali accompagnati da alcuni dolci che vengono confezionati solo in quel periodo e che nascondono un po’ ovunque. I bimbi al mattino cominciano una sorta di caccia al tesoro e non vedono la tristezza della morte, ma solo l’affetto di nonni o zii che magari non hanno conosciuto. A voi piace Halloween? A me no! Trovo la festa di Sinterklaas piu’ gioiosa e divertente. Razzista? Mah, è un’antica tradizione che si perde nella notte dei tempi e non vuole certamente incitare al razzismo e la tratta degli schiavi non è stata monopolio esclusivo degli olandesi, come non lo è stata la colonizzazione dell’Africa, delle Americhe e dell’Estremo Oriente erano in eccellente e numerosa compagnia,
ma adesso tutti dobbiamo essere “politically correct”……fuori.
La lingua non penso che “Ich liebe dich” sia piu’ dolce di “Ik hou van jou”, ci sono vocaboli che definirei fantasiosamente divertenti , “Paddestoel”,la cui traduzione letterale è “sedia di rospo”, che significa fungo,tutti abbiamo visto dei cartoni animati con i rospetti accovacciati sui funghi. “Klokhuis” casa delle campane che significa torsolo di mela…..
I Paesi Bassi possono essere difficili da vivere, ma l’Italia per gli stranieri è facile? come ho già detto ho vissuto in diversi paesi e vi sembrerà strano,tornerei domani a vivere in Libano, ma negli USA neanche se mi ricoprono d’oro.
Rileggendo questo post a bocce ferme mi rendo conto di essere stata molto categorica nelle mie affermazioni, soprattutto se ripenso a quanto poco sono stata in Olanda e quanto la mia visione della cosa fosse stata parziale. Se mi offrissero un lavoro oggi penso che ci tornerei senza pensarci troppo.
Alla fine ogni posto è fatto dalle persone che hai attorno e le persone fino a un certo punto, le possiamo scegliere. E questa regola è più o meno valevole per tutto il mondo.
Grazie per il tuo commento, anzi dankjewel!