Fatto
È fatta.
Ho consegnato la tesi di dottorato, con ben due ore di anticipo sulla scadenza. Perchè fare le cose all’ultimo è uno stile di vita.
È stata un’esperienza. La scrittura è durata sei mesi, di cui solo negli ultimi due o tre è diventata un lavoro a tempo pieno. L’ultimo mese è stata una maratona, sempre di corsa e non si molla un cazzo. L’ultima settimana non saprei come definirla. Ho pianto praticamente tutti i giorni. Ho pianto di rabbia, per il nervosismo, ho pianto di gioia e ho anche pianto perchè ho riassunto in due pagine di ringraziamenti quattro anni di vita, quella fuori dal laboratorio, quella che conta davvero.
Sono stanca mentalmente e fisicamente. Mi fanno male la schiena e le gambe. A me, che il massimo sforzo di questi ultimi giorni era andare dall’ufficio alla stampante.
È una sensazione strana. È come essere arrivati nel posto in cui una fine e un inizio si incontrano, chè la fine di qualcosa è sempre l’inizio di un’altra (che magari questa sembra un’uscita da baci Perugina, ma quando la lessi su un volantino di uno spettacolo teatrale alle medie ne rimasi folgorata). E come sia la fine più o meno si sa.
E del doman? Non v’è certezza, ovviamente. Però qualche idea di massima c’è.
Cara frou,
leggendo questo post mi sono immedesimato molto nelle tue sensazioni (ho discusso la mia tesi esattamente ieri). TI faccio un grandissimo in bocca al lupo!
Ciao e complimenti!
Seguo il tuo blog ma ha avuto una battuta d’arresto nell’ultimo periodo. Però bello l’ultimo post! Ma “ci” hai lasciato definitivamente? Come è stata questa esperienza Svedese ala fine?
Beh ma è un grande evento!! Spero che lo festeggerai alla grande!! In bocca al lupo!!
Crepi! La macchina dei festeggiamenti è già partita, devo solo invitare le persone, con sole 3 settimane di anticipo (in Svezia è praticamente una booty call!).
Ho vicino persone che approcciano questo tuo traguardo, e vedo la stanchezza, e gli occhi pesti, e le risate un po’ isteriche. Il mal di schiena e il mal di gambe che dici tu. Li vedo e quindi posso dire, forse, con una vaga consapevolezza, congratulazioni 🙂
Evvai!!! 🙂
Evviva!!! 🙂
Brava! E coglie dritto nel segno, quando descrivi la sensazione (stranissima) di chi ha appena messo il punto finale alla tesi di dottorato… P.S.: meglio la Spagna che la Svezia! (anche se io son di parte e molto poco obiettivo su questo tema)