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Emotionally impaired

Non c’è modo di tradurlo in italiano, mi irritano i titoli immotivatamente inglesi ma qui c’è da piegarsi alla concisione sassone e tenersi questa espressione.

Oggi va così. sono in mezzo a valigie e pacchetti chè domani si torna in terra natìa.

Oggi poi è anche stato l’ulitmo giorno con la studentessa che ho avuto sotto la mia ala per sei mesi. Se ne va a cercare fortuna in Inghilterra e oggi ci siamo ufficialmente salutate, anche se saremo in contatto via mail per via di tesi e articoli. Resta che anche lei è una che sparisce dalla faccia della (mia terra). Come il mio amico Belga che se ne è andato ieri, come la mia amica Portoghese che saluterò stasera, come tanti altri poi.

Oggi ho ricevuto la conferma che l’appartamento Svedese diventerà l’appartamento Olandese quest’autunno. Ho iniziato a cercare casa e mi sono trovata sommersa da clausole e postille minacciose, che mi minacciano di morte e altre disgrazie in caso non segua alla lettera le assurde richieste dell’Ufficio per l’affitto delle case a prezzi esosi in Olanda. Alla sola idea di dovermi trasferire mi viene il vomito. Un po’ perchè crogiolarmi nella pigrizia della routine mi rassicura, un po’ perchè fa sempre un certo effetto trasferirsi anche se per poco. Anche un po’ perchè ci sono tante cose da fare, problemi da affrontare, incertezze da colmare, e-mail da scrivere, idee da avere.

Oggi è anche l’ultima sera che sono qui e visto che c’è il sole andremo a vedere la partita nel pub in piazza. Saremo in un po’ e non mancheranno i problemi. Ci saranno diversi amici, gente che non si sopporta a vicenda, gente che mi è venuta a noia e magari (spero) ci sia anche Legit. Purtroppo sono riuscita a far partire la macchina della fantasia e al momento sto viaggiando a cento all’ora sull’autostrada delle seghe mentali. Per dirne una, quando ho ricevuto il messaggio della SAS per fare il check-in e sul cellulare ho visto un numero sconosciuto, ho “perso un battito” e il primo pensiero è stato a lui e a un suo messaggio. Cose da neuro-deliri.

Troppe emozioni oggi. Mi sento come dopo a un concerto in cui hai sentito musica a tutto volume e alla fine per un po’ non riesci a sentire bene e tutto sembra ovattato. Emozioni che collidono e si mischiano e non capisci più bene cosa è bello e cosa no. Panico, Farfalle nello Stomaco, Stress, Tristezza in unico frullatone. Più o meno così.

Mancano cinque ore e mezza alla fine di oggi.

Ce la posso fare.