2011 sounds (good?) #3
Le giornate di Giugno sono le più lunghe dell’anno. Alle 3 il sole già bussa alla mia finestra dopo essere sceso attorno a mezzanotte. Io per qualche tempo ero lì ad aspettare. Ore ed ore insonni a causa di stress da lavoro e non. E poi, come dicono gli Stones, non sempre puoi avere quello che vuoi.
Come ho concluso qui, dopo alcuni giorni di silenzio ricevo un messaggio con il suo lapidario rifiuto, al quale rispondo con una mail in cui detto le mie condizioni, che poi che condizioni avrò mai avuto il diritto di dettare? Il patto è che non ci si veda per un pò, così occhio non vede e cuore non duole, che è un detto trito e ritrito ma ha in sè parecchia verità. Il tempo passa e si arriva al Meeting, ovvero la scadenza per la quale ho lavorato sodo durante il mese di Maggio.
Dopo la scadenza ho ancora una settimana di lavoro prima delle vacanze e della fine di Giugno e come spesso accade in pochi giorni le cose prendono una piega che non ti aspettavi. Un collega reincontrato al Meeting lima e pialla fino a che non mi esce di bocca un invito per una festa a casa mia. L’invito si estende all’intero fine settimana che passiamo insieme. Quando prendi delle sole fa pur sempre piacere avere intorno gente. Ma non ho tempo di chiedermi perchè questo improvviso interesse che arriva un nuovo imprevisto. Probabilmente uno dei peggiori momenti del 2011. Nonostante un precedente rifiuto un mio amico ritorna alla carica con un’insistente dichiarazione. Una cosa da far venire giù i lacrimoni anche ai più aridi, ma si sa: you can’t always get what you want.
Le mie vacanze iniziano a Luglio e passo 10 giorni in Italia, a casa. Il tempo vola tra gli amici di sempre, con la fantastica festa della birra che regala sempre grandi emozioni e un concerto dei Subsonica, così, venuto fuori un pò dal nulla. E no, non siete riusciti a bissare microchip emozionale, ma valeva la pena di vederli!
Luglio è il mese in cui tutti sono in vacanza in Svezia per cui una volta ritornata al lavoro mi aggiro nelle stanze deserte e cerco di combinare qualcosa, la mia coinquilina non c’è e proprio per questo non ne sento la mancanza. Tutto sommato, Luglio è un mese veloce ma non veloce bello ma veloce noioso. E paga per Agosto.
Il bello di fare progetti è che vengono ovviamente disattesi nel tempo. Così, nel lontano Febbraio prenotai 2 biglietti per un festival estivo con un mio amico. Il suddetto poco tempo dopo si dichiara, facendo pensare a una chiara premeditazione e denotando un certo ottimismo su come si sarebbero svolti i fatti. Resta che tutto sommato siamo rimasti amici e ce ne andiamo al festival. Lui nel frattempo si è trovato una ragazza americana e io sono in trattative con quel mio collega di cui a Giugno.
Pulp meritano la palma di migliore concerto dell’anno anche se l’atmosfera da concerto non era delle migliori perchè io sono lì che ballo e mi scateno mentre il mio compagno di concerto si limita a un side-step. Da menzionare anche il fatto che il giorno prima mi ha lasciato là da sola, appena prima del concerto che aspettavo più di tutti quel giorno, adducendo motivazioni poco plausibili. Chè se prima ci si chiedeva del perchè di un mio rifiuto ad ora ci si chiede come si sarebbe potuti stare insieme, essendo noi due così diversi nell’indole. Buona scelta del 2011.
Nel bel mezzo del Festival si fa sentire il tuo collega e tu inizia vederti con lui al festival magari tra un anno: non funziona benissimo ma ci si potrebbe provare. E ci proviamo.
non pretendo che tu lo faccia, e ci mancherebbe.
Ma è una delle poche volte in cui mi sembra di sentire l’esigenza di uno schema 😀 ma ti stiamo seguendo eh. Più o meno